Come creare un logo efficace per la tua attività.
Mini guida per progettare il logo che ti rappresenta.
Il logo è il tratto distintivo di un business professionale e deve raccontare ciò che sono il servizio o l’attività che rappresenta.
Partendo da questo presupposto, tutti possono fare un logo, ma non tutti possono fare un logo efficace, un processo delicato e ricco di passaggi che richiede 5 caratteristiche fondamentali:
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Semplicità: Less is more, cioè togliere anziché aggiungere per arrivare all’essenzialità delle cose e rendere il logo facilmente riconoscibile ed identificabile. Pochi elementi, ma tutti devono avere un senso e niente è lasciato al caso.
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Memorabilità: il logo deve poter essere ricordato e la semplicità aiuta la memorabilità di un logo.
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Pertinenza: ogni elemento deve essere pertinente all’attività/servizio che sta comunicando. Ad esempio, il logo di uno studio medico deve trasmettere fiducia e non contenere elementi frivoli che lo rendono poco credibile.
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Versatilità: il logo deve poter comunicare le stesse cose, che sia stampato su un portachiavi o che sia su un manifesto gigante.
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Deve funzionare in bianco e nero: la scelta della palette di colori è una parte importantissima del design di un logo, ma un logo deve funzionare e trasmettere gli stessi valori anche in bianco e nero.
Cosa sono logo, logotipo e pittogramma?
Il moderno concetto di logo prevede due elementi distinti:
Il logotipo, ovvero la scritta, il nome dell’azienda, del servizio, dell’organizzazione o dell’attività professionale.
Il pittogramma, il segno grafico distintivo, il simbolo stilizzato e rappresentativo dei valori dell’attività svolta. I pittogrammi famosi, come la mela di Apple, fanno parte della nostra quotidianità e richiamano immediatamente alla memoria l’azienda che rappresentano.
Attenzione però. Non sempre è necessario l’inserimento di un pittogramma per avere un logo funzionale e bisogna valutare se effettivamente è utile alla comunicazione dell’attività.
Al contrario, progettare un logo senza logotipo è quasi impossibile, a meno che non si tratti di una realtà già nota. Per questo la scelta del font, ovvero del carattere tipografico, diventa vitale. Immaginiamo il logo di uno studio notarile con un font comic sans. Non sarebbe credibile.
La progettazione di logotipo e pittogramma, dunque, non andrebbe mai fatta a caso in quanto fondamentale per l’efficacia del logo stesso.
Non sottovalutare la disposizione di logotipo e pittogramma nei loghi. Bisogna trovare il giusto bilanciamento ottico che dia risalto ad uno o all’altro elemento, restando esteticamente accattivante, convincente e facilmente ricordabile.
Nella pratica, come creare un logo?
Il processo creativo è il momento cruciale nella progettazione di logo. La prima regola per questa fase è che non esiste un workflow standard per tutti i progetti. Ogni progetto di logo design richiede un processo creativo differente, articolato in cinque fasi:
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Design brief: è la fase più importante, in cui il designer deve comprendere al meglio le necessità del cliente e del progetto. Bisogna fare, dunque, le domande giuste e guidare il cliente nel processo creativo.
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Brainstorming e ricerca: letteralmente, la “tempesta di idee nel cervello”. In questa fase si raccolgono tutti i concetti, le parole chiave, le idee che stanno dietro al business. Si passa poi ad una ricerca in cui si associano i concetti stilati ad immagini che li possano evocare.
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Lo Sketching: è una fase che rischia di essere sottovalutata, inciampando quindi in gravi errori progettuali. Eppure, è attraverso il disegno manuale che arrivano le migliori idee. È attraverso lo sketching che sono nati i più grandi loghi e progetti della storia del graphic design.
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Costruzione vettoriale: una volta identificata, l’immagine da costruire, si passa alla vettorializzazione dell’idea. In questa fase si perfeziona il progetto nato dallo sketching per renderlo grafico. La vettorializzazione del logo è importante perchè consente di avere un file del logo adattabile a qualsiasi dimensione e supporto, cosa praticamente impossibile per un’immagine raster generata in photoshop. Bisogna, dunque, conoscere la logica alla base di software vettoriali come Illustrator per non incappare in errori.
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Scelta di font e colori: ogni colore, si sa, trasmette al nostro cervello diverse sensazioni. Bisogna avvalersi della psicologia del colore per effettuare le scelte giuste che rappresentino al meglio l’idea dietro al logo.
Una volta concluse tutte le fasi il logo è creato. Vi sembra difficile? La risposta che mi sono data in dieci anni di lavoro è questa: dipende, ciò che è certo ò che non si può e non si deve improvvisare se si vuole risultare professionali.
Un logo possono farlo tutti, ma non tutti possono fare un logo efficace e vincente.
Il punto è saper creare quello giusto per il business che rappresenta.
Infatti, non basta saper usare una matita, un foglio di carta o software come Illustrator per può creare un logo. Non basta neanche affidarsi alle piattaforme che promettono di creare loghi professionali bypassando tutte le fasi che ho precedentemente descritto. Nessuna app “crealogogratuitoincinqueminuti” può sostituire il lavoro di un designer professionista. Si rischia di buttare via tempo ottenendo un servizio scadente, perchè un logo generico e banale non può mai rappresentarti al meglio.
Se vuoi il logo giusto per te devi saper progettarlo correttamente. Se pensi di aver bisogno di aiuto in questa fase delicata, puoi dare un’occhiata al nostro portfolio di lavori per vedere cosa siamo in grado di fare. Kiwi Grafica è, infatti, specializzata nella creazione di loghi ed immagine coordinata. Contattaci e scopri i prezzi incredibili dei nostri servizi.